Skip to content

Frasi celebri di Socrate

Come avevamo già accennato nei precedenti articoli, Socrate non lasciò nulla di scritto, le informazioni che abbiamo su di lui sono quelle che si possono indirettamente reperire dalle opere di Platone e di Aristotele. Da queste fonti, si matura facilmente l’idea che per quanto Socrate sia sempre stato tradizionalmente associato alla corrente dei sofisti, in realtà la sua posizione ideologica ed educativa si differenziava su alcuni punti ovvero non scrisse mai nulla e non richiedeva nessun compenso economico. Egli fu uno dei più importanti filosofi della Grecia antica e diede un grande contributo alla tradizione filosofica occidentale, tanto da essere considerato il padre fondatore dell’etica o filosofia morale. Le sue parole non sono solamente fonte d’ispirazione, ma possono addirittura farci seriamente riflettere e mettere in discussione molti temi della vita in un modo unico.

Tra le sue frasi più celebri ricordiamo:

1. Costui crede di sapere mentre non sa; io almeno non so, ma non credo di sapere. Ed è proprio per questa piccola differenza che io sembro di essere più sapiente, perché non credo di sapere quello che non so;
2. Una vita senza ricerca non vale la pena di essere vissuta;
3. Esiste un solo bene, la conoscenza, e un solo male, l’ignoranza;
4. Non posso insegnare niente a nessuno, posso solo cercare di farli riflettere;
5. Ho gettato via la mia tazza quando ho visto un bambino che beveva al ruscello dalle proprie mani;
6. Chi non è soddisfatto di ciò che ha non sarebbe soddisfatto neppure se avesse ciò che desidera;
7. Non dalle ricchezze, ma dalle virtù nasce la bellezza;
8. Io non preferirei né l’uno né l’altro; ma, se fosse necessario o commettere ingiustizia o subirla, sceglierei il subire ingiustizia piuttosto che il commetterla;
9. Siate felici, agite nella felicità, sentitevi felici, senza alcuna ragione particolare;
10. La felicità è sempre soggetta all’invidia: la sola miseria non è invidiata da nessuno;

11. Temo che il difficile non sia evitare la morte: ben più difficile è evitare la malvagità, perché corre più veloce della morte;
12. A cosa serve avere tanti libri e librerie se poi non basterebbe una vita intera per leggere solo i titoli?
13. L’invidia è l’ulcera dell’anima;
14. Tutte le guerre sono combattute per denaro;
15. A colui che è buono non può accadere nulla di male, né da vivo né da morto;
16. La pena che i buoni devono scontare per l’indifferenza alla cosa pubblica è quella di essere governati da uomini malvagi;
17. Chi vuol muovere il mondo, prima muova se stesso;
18. Che strana cosa sono il piacere e il dolore; sembra che ognuno di loro segua sempre il suo contrario e che tutti e due non vogliano mai trovarsi insieme nella stessa persona;
19. C’è un limite oltre il quale la sopportazione cessa di essere una virtù;
20. L’esser contenti è una ricchezza naturale, il lusso è una povertà artificiale;
21. Mi è sembrata una cosa straordinaria: conoscere la spiegazione di ogni cosa, sapere perché ha inizio, perché finisce, perché è
22. La morte è l’una o l’altra di due cose. O è un annullamento e i morti non hanno coscienza di nulla; o, come ci vien detto, è veramente un cambiamento, una migrazione dell’anima da un luogo ad un altro;
23. Non bisogna invidiare chi non è degno di essere invidiato né gli sciagurati, ma averne piuttosto compassione;
24. Chissà se ciò che è chiamato morire è vivere, oppure se vivere è morire

Fonti di testo
– https://animanaturale.com/24-frasi-di-socrate-mettere-in-discussione-la-vita
– Beatrice Cullina (a cura di), Socrate, Hachette editore, Milano 2015