In genere quando si comincia un percorso di psicoterapia si cerca di definire assieme allo specialista quali sono gli obiettivi, quale percorso, quali le aspettative. Non è sempre facile per una persona capire quando la psicoterapia sta funzionando, perché a differenza di terapie che coinvolgono il corpo fisico, vedere i miglioramenti è una questione di sfumature e di interpretazioni. La psicoterapia non è come la medicina, a differenza di quanto succede quando andiamo dal dottore non ci viene semplicemente prescritta una pillola che ci fa passare il dolore.
Infatti nella psicoterapia il paziente è coinvolto in prima persona, ed è importante anche trovare il giusto specialista che ci faccia sentire a nostro agio e che sia in grado di impostare un percorso utile per i nostri obiettivi. Possiamo considerare il paziente come il vero e proprio protagonista del percorso della psicoterapia, e per quanto sia possibile cercare di fare una stima sulla lunghezza del percorso o sugli step da affrontare, ogni persona è a sé, ogni esperienza e ogni sofferenza psicologica sono dotate di milioni di sfaccettature.
Per questo motivo non è facile indicare con precisione quanto potrà durare un percorso di psicoterapia, quali saranno i vari passi, quando si raggiungeranno gli obiettivi: senza considerare che ciò è impossibile senza il diretto apporto del vero protagonista, il paziente.
Ma come possibile cercare di capire se percorso di terapia sta funzionando, e si sta migliorando oppure no? Nonostante le complessità che ciò comporta, è possibile da alcuni aspetti intuire se il percorso di terapia funziona. Vediamo allora come capire se la psicoterapia funziona.
La psicoterapia funziona? Come capirlo
Come abbiamo detto, un percorso di psicoterapia si basa su una vera propria alleanza che si va ad instaurare fra il paziente e lo psicoterapeuta: il secondo non può influenzare eccessivamente il primo tanto da comportare cambiamenti nella sua personalità senza la collaborazione del paziente.
Il paziente deve quindi assumersi una responsabilità in prima persona se vuole che qualcosa cambi. In linea di massima se il percorso di psicoterapia non funziona, è facile che sia lo stesso terapeuta ad intuirlo per primo.
Un professionista preparato è in grado di capire se il paziente sta impiegando troppo tempo nel raggiungere gli obiettivi del percorso che si erano prefissati all’inizio del percorso stesso. Di conseguenza, può confrontarsi col paziente per cercare di rimodulare l’approccio o cercare di comprendere se il paziente sta incontrando particolari difficoltà. Quindi, ricapitolando, se il percorso di psicoterapia non funziona o se si verifica qualche problema, in genere, è il professionista stesso ad accorgersene per primo.
La seconda cosa che può aiutarci a capire se il percorso di psicoterapia sta funzionando o no è il tempo. All’inizio del percorso in genere si imposta con il terapeuta una durata media del trattamento, se dopo molti mesi rispetto agli step che vi siete dati notate che non vi sono dei cambiamenti, può essere il caso di parlarne con il vostro terapeuta. Non abbiate mai paura di confrontarvi apertamente con il terapeuta, esplorando anche le vostre paure in termini di mancato miglioramento o di non raggiungimento degli obiettivi.
Se il malessere per il quale vi siete rivolti alla psicoterapia non si risolve, se notate che non ci sono progressi o che non riuscite a superare gli ostacoli, può essere che abbiate bisogno di un approccio diverso.
Se decidete che l’esperto non fa per voi o che l’approccio che avete utilizzato con il terapeuta non è adatto al vostro caso, non dovete demoralizzarvi. È assolutamente normale, in psicoterapia, sperimentare diversi metodi e anche cambiare professionista prima di trovare quello che faccio al caso proprio. Questo non è un fallimento, anzi, è segno di riuscire a comprendere quali sono le proprie necessità e anche di riuscire cogliere quando non si migliora.