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Riflessologia plantare: che cos’è e a cosa serve

La riflessologia plantare è una disciplina che ha origine antichissime. Si tratta di una tecnica molto particolare di massaggio che viene effettuata sulla pianta del piede e che va a stimolare dei recettori specifici. Sottoporsi a un trattamento di riflessologia plantare non vuol dire solo alleviare stress e tensioni, ma bensì è possibile migliorare lo stato di salute generale dell’organismo. Infatti, secondo la medicina orientale, a ogni pressione di un punto corrisponde un’azione su un organo interno.

Per cosa può essere utile la riflessologia plantare

La riflessologia plantare è una tecnica manuale che va stimolare degli specifici punti riflessi localizzati sotto la pianta e le dita dei piedi, estremità considerate uno specchio per il corpo umano a cui corrispondono, infatti, organi e apparati in maniera invertita.

Questa metodologia molto antica, è stata portata in Europa dal Dott. William Fitzgerald che ha di fatto rivisto la tecnica rendendola più moderna. Nei corsi di massaggio riflessogeno di Arte Corpo vengono studiati anche i concetti introdotti da Eunice Ingham, fisioterapista americana appassionata di riflessologia, e ciò fa si che i professionisti che escono dalla scuola siano in grado di eseguire una tecnica precisa ed efficace.

Infatti, come ogni tipologia di massaggio, anche la riflessologia plantare deve essere eseguita da chi ha le competenze giuste e una formazione adeguata. Solo in questo modo, infatti, si potranno avvertire gli incredibili benefici di questa tecnica, ovvero un senso di benessere generale a livello psicofisico, dato dalla condizione di equilibrio del corpo, insieme alla riduzione di disturbi fisici, come dolori causati da artriti e reumatismi o da contratture, e di quelli emotivi, quali ansia e stress. Non ci sono limiti di età: la riflessologia plantare è una tecnica adatta anche ai più piccoli.

Riflessologia plantare: come si svolge una seduta

Di solito, una seduta dedicata alla riflessologia plantare dura un’ora circa. Il soggetto viene fatto stendere sul lettino in una posizione confortevole con la testa un po’ sollevata. A questo punto, il terapista inizia a eseguire un massaggio andando a premere dei punti precisi localizzati sotto ai piedi.

Quasi sempre, il riflessologo utilizza solo le mani per effettuare questo piacevole massaggio, eseguendo dei movimenti basculanti, insieme a pressioni, rotazioni, pompaggi e sfregamenti, secondo quanto necessario. Solo raramente vengono impiegati altri strumenti, come degli appositi bastoncini per una stimolazione più mirata.

All’inizio della seduta, soprattutto se è la prima volta che una persone si sottopone a questo trattamento, il professionista chiederà di raccontare le motivazioni per cui si intraprende questo percorso e quali sono gli obiettivi che si desiderano raggiungere. In linea generale, sono consigliate almeno 4-6 sedute, ma tale numero varia in base alle esigenze e alle condizioni individuali.

É bene specificare che il riflessologo non è un medico, quindi non può diagnosticare malattie o curarle, ma può contribuire a ripristinare l’equilibrio dei vari sistemi del corpo. In questo modo, la salute generale viene migliorata e i vari disturbi vengono alleviati. Infatti, la riflessologia plantare è spesso impiegata come tecnica complementare ad altri trattamenti.