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Stufe a legna: perché, come e dove comprarle

Dal punto di vista dell’economia domestica, le stufe a legna possono essere considerate un investimento di notevole rilievo. Questa è la ragione per la quale in vista di un eventuale acquisto è opportuno avere una panoramica chiara e completa delle caratteristiche di questa soluzione di riscaldamento, al fine di verificarne sia i punti di forza che gli eventuali difetti.

Al tempo stesso è indispensabile conoscere i requisiti non solo della stufa, ma anche dell’ambiente nel quale essa andrà installata. Oggi le stufe a legna si possono acquistare anche online: sul sito di Barzotti, per esempio, ma anche in altri e-commerce come quello di Leroy Merlin o più semplicemente Amazon.

Stufa a legna: una soluzione sempre vincente

Si può ritenere la stufa a legna come la diretta evoluzione del tipico caminetto con il quale si era soliti, in passato, provvedere al riscaldamento dei locali domestici. La legna è il combustibile che viene impiegato, e attualmente è davvero vasta l’offerta sul mercato, in grado di assicurare la piena soddisfazione di tutti i clienti sia a livello di funzionalità che dal punto di vista estetico.

Non solo: in commercio ci sono proposte per tutte le tasche e adatte a qualunque tipo di budget. In un’epoca in cui si cerca di risparmiare con le lampade a led sull’elettricità, ecco che la stufa a legna consente di spendere meno per il riscaldamento, evitando di ricorrere al gas e privilegiando, appunto, l’impiego di un combustibile senza dubbio meno costoso come la legna.

I consigli per usare la stufa a legna

Si può decidere di utilizzare la stufa a legna a supporto del sistema di riscaldamento tradizionale, e quindi in ausilio alle pompe di calore e ai termosifoni, ma anche in modo che sia completamente indipendente. Ad ogni modo, per far sì che la stufa funzioni in maniera ottimale è indispensabile la presenza di un collegamento con l’esterno, vale a dire una canna fumaria preesistente che consenta la fuoriuscita dei fumi che vengono generati dalla combustione. Proprio per questo motivo si può pensare a un’installazione in un appartamento in un condominio; un collegamento al camino è possibile, invece, in una casa indipendente.

È un vantaggio evidente l’opportunità di collegare la stufa con la canna fumaria preesistente, dal momento che ciò evita costi supplementari per le opere murarie. Al tempo stesso si riducono sia i tempi di posa che quelli di installazione.

Dove mettere la stufa

La stufa a legna, per assicurare un riscaldamento eccellente, deve essere collocata in mezzo alla stanza, così che il calore possa essere diffuso in maniera uniforme in tutto il locale senza che i rivestimenti si surriscaldino in maniera inutile. Se si vive in una casa che si sviluppa su più piani, è consigliabile collocare la stufa al primo piano, così che la propagazione del calore avvenga, in direzione degli altri piani, in modo naturale. Il punto in cui la stufa viene installata non è un aspetto secondario, in quanto influisce sui consumi di energia.

Nel caso in cui si abbia a che fare con un pavimento in parquet o in moquette, inoltre, è bene mettere in preventivo la necessità di comprare un piano di rialzo, necessario a isolare la stufa rispetto al pavimento, in modo che la superficie di quest’ultimo non venga rovinata.

Consigli per gli acquisti

Come noto, la stufa a legna può essere considerata un sistema di riscaldamento di tipo ecologico, visto che genera una quantità di emissioni di anidride carbonica inferiore rispetto a quella dei sistemi tradizionali. Al tempo stesso, si tratta di una soluzione molto conveniente dal punto di vista economico, dal momento che la legna costa poco e come combustibile ha un prezzo più alto solo del pellet. Insomma, le caratteristiche interessanti sono molteplici, ma è indispensabile trarne vantaggio il più possibile, per esempio con la scelta di una stufa le cui dimensioni siano proporzionate all’ambiente che deve essere riscaldato. Se la stufa è eccessivamente piccola, il rischio è che lo sforzo termico si riveli inutile; d’altro canto, con una stufa troppo grande, gli ambienti sono sovra riscaldati e si consuma più legna del necessario, con uno spreco che potrebbe essere evitato. È opportuno prestare attenzione anche ai materiali con i quali il focolare è realizzato: il materiale refrattario e la ghisa sono quelli più usati in quanto rappresentano dei conduttori termici ottimi.

I materiali di rivestimento

Per le stufe a legna, i materiali di rivestimento più usati sono la maiolica, la pietra ollare e la ghisa. La maiolica, in particolare, si fa apprezzare per la vasta gamma di decori e di linee fra cui è possibile scegliere, con una resa estetica ottimale.

La pietra ollare, conosciuta anche con il nome di pietra saponaria, a livello estetico è più sobria; le proprietà di propagazione termica sono eccellenti, anche se è necessario tenere conto del fatto che i costi iniziali sono più alti. La propagazione è ottima anche nel caso della ghisa, che però si caratterizza per un design molto semplice.

Infine, nella lista dei rivestimenti a cui si può ricorrere ci sono anche il cotto e l’acciaio, che vantano caratteristiche di conduzioni ottimali e una resistenza eccellente. Va ricordato infine che sul mercato si possono trovare anche le stufe bivalenti e ventilate: le prime abbinano la tecnologia della stufa a legna con quella della stufa a pellet; le seconde sono ventilate per garantire una circolazione dell’aria calda più efficace.