Il tartufo è un prodotto molto apprezzato in cucina anche per stupire i propri ospiti, come avevamo visto in questo articolo, esistono però delle varianti differenti di questo prodotto.
In questo articolo vi descriveremo le due categorie principali per capire quali sono le differenze più importanti che li caratterizzano.
Il tartufo bianco: quello che c’è da sapere
Il tartufo bianco si contraddistingue per essere un prodotto molto pregiato, visto che gli alti prezzi che può raggiungere durante la stagione.
La prima importante differenza che si ha con il nero è chiaramente quella dell’aspetto esterno. Il tartufo bianco assume tonalità tra il crema e il giallo/marrone e inoltre al tatto è molto liscio e vellutato. Per entrambi, per assicurarsi un prodotto valido è giusto affidarsi a realtà specializzate nel settore come La Spora Tartufi.
Le varianti di tartufo bianco più famose sono il Magnatum Pico che di fatto è molto raro da trovare e il Tuber Borchii che invece si trova un po’ più facilmente del primo. Questo fungo ipogeo nasce per lo più in territori umidi e con alto tasso di calcare. Il periodo di raccolta si ha di solito in autunno e inverno, periodo dove grazie alle temperature e all’umidità si ha la formazione del fungo.
Un’altra particolarità di questo prodotto è data sicuramente dall’aroma davvero molto intenso: il suo profumo presenta infatti note di fieno, spezie, miele ed aglio per un bel mix tra odori aspri e dolci. Come per il nero, per cercare il tartufo bianco è necessario l’aiuto di cani appositamente addestrati alla ricerca. Il metodo migliore per assaporare il tartufo bianco è crudo, direttamente grattugiato sulle nostre pietanze così da apprezzarne al meglio tutte le peculiarità.
Tartufo nero: le varianti e caratteristiche
Il tartufo nero esiste in davvero tantissime varianti ma le più famose sono il nero pregiato, l’Uncinato e lo Scorzone, chiamato anche nero estivo.
La prima differenza con la sua controparte è il suo aspetto che presenta una superficie più tondeggiante ed è molto rugoso, con diversi “spunzoni” che gli danno la sua forma caratteristiche. Il tartufo nero cresce più che mai in territori asciutti sotto piante come querce e noccioli. Il periodo di raccolta del nero pregiato è da dicembre a marzo, mentre lo scorzone si trova in estate e l’uncinato si raccoglie da ottobre fino a gennaio.
Visto che esistono tantissime varianti anche meno pregiate, il tartufo nero si presta bene alla creazione di prodotti alternativi in vasetti o per aromatizzare olii e altro. Il nero pregiato ha un odore molto caratteristico di sottobosco, molto più delicato di quello del bianco.
Lo scorzone ha invece delle note che ricordano le nocciole, mentre l’uncinato ha un odore molto simile ma decisamente più intenso rispetto a quello del tartufo estivo. Un’altra differenza sostanziale tra il nero e il bianco sta nel prezzo: il bianco visto che è più raro tende a raggiungere prezzi molto più alti inoltre è molto difficile da coltivare cosa che invece è possibile con alcune tipologie di tartufo nero.