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L’impatto dell’industria 4.0 sui processi di lavoro

L’espressione Industria 4.0, coniata nel 2012, è utilizzata per definire quella che, a tutti gli effetti, è riconosciuta da tutti gli esperti del settore come la Quarta rivoluzione industriale.

Il tratto caratteristico dell’Industria 4.0, e che segna un profondo distacco con il passato, è l’utilizzo e l’ottimizzazione delle tecnologie a servizio dei processi industriali.

L’uso della tecnologia, nella maggior parte dei casi, è necessario per aumentare il livello di precisione, di efficienza e di produttività di un determinato business, ma anche per ridurre i rischi e i costi legati al personale, soprattutto quando si tratta di tipologie di lavoro pericolose.

Ma qual è l’impatto dell’Industria 4.0 sul mondo del lavoro? Vediamolo insieme.

Industria 4.0: di cosa si tratta

Prima di addentrarci in quello che è l’impatto dell’Industria 4.0 sui processi lavorativi, facciamo chiarezza su quello che è il reale significato di questa espressione.

Partiamo da quelli che sono gli obiettivi finali che l’Industria 4.0 si prefigge di raggiungere, ovvero l’aumento del livello di automatizzazione dei processi industriali.

Per raggiungere questo obiettivo, l’Industry 4.0 si muove principalmente su quattro direttrici ben chiare:

  • maggiore interazione tra uomo e macchina, ad esempio attraverso l’adozione di tecnologie di realtà virtuale e aumentata;
  • ottimizzazione dei processi di che riguardano i dati (Big Data), calcolo e connettività;
  • conversione del digitale al mondo fisico, utilizzando apparecchiature come stampanti 3D o robot avanzati;
  • adozione di sistemi di Intelligence e Analytics per digitalizzare e automatizzare i processi lavorativi.

Il primo impatto che si ha all’interno delle aziende che decidono di investire in questo campo, affidandosi a esperti come quelli di Top Automazioni a Poggio Torriana, è l’immediato mutamento delle competenze, dei compiti e delle mansioni degli addetti a un determinato processo produttivo.

Industria 4.0: come cambiano i processi lavorativi

L’adozione delle linee guida che abbiamo visto nel paragrafo precedente, permette alle aziende di poter godere dei benefici e dei vantaggi legati all’automatizzazione di alcune parti del processo produttivo.

Ma quali sono i vantaggi che stanno spingendo sempre più aziende a sposare i dettami dell’Industria 4.0?

Ecco i principali:

  • maggiore produttività;
  • riduzione degli errori;
  • minori sprechi ;
  • migliore qualità;
  • maggiore competitività del prodotto.

L’intero processo lavorativo migliora quindi, soprattutto quando sono presenti tecnologie che consentono l’interconnessione tra le diverse tecnologie. I responsabili della produzione, infatti, possono avere sempre sotto controllo tutti gli aspetti del processo produttivo, grazie all’acquisizione e all’elaborazione in tempo reale dei dati disponibili.

L’obiettivo principale dell’Industria 4.0 è infatti quello di agevolare la convivenza e la sinergia tra uomo e macchina per aumentare la produttività aziendale e il livello di benessere degli addetti ai lavori.

Secondo alcune stime, l’adozione da parte delle aziende di sistemi tecnologici avanzati porterebbe a una crescita dell’efficienza produttiva pari al 30-50% rispetto ai competitor che adottano sistemi produttivi tradizionali.

Una percentuale che giustifica il passaggio di un numero sempre maggiore di aziende dal vecchio concetto di fabbrica a quello moderno ed efficiente dell’Industria 4.0.